Silicio: una nuova opportunità per la salute

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1. Cos'è il silicio?

Il silicio è un elemento chimico della tavola periodica, è il secondo elemento per abbondanza nella crosta terrestre dopo l’ossigeno ed è il costituente più importante del mondo inorganico.

È importante distinguere la forma inorganica da quella organica, la prima forma infatti è presente in natura, mentre la seconda si trova nell’organismo umano e può essere integrata. Ha importanti proprietà fisiche, ad esempio è un semiconduttore, e per tale motivo viene utilizzato in varie applicazioni tecniche e scientifiche.

Proprio questa caratteristica, in associazione con la sua complessità strutturale, ha sempre attratto molti i ricercatori. Il silicio può presentarsi sotto diverse forme chimiche, ma quella che sembra giocare un ruolo cruciale negli organismi viventi è l’Acido Ortosilicico (OSA).

2. Il silicio nell'uomo ed i suoi benefici

Il silicio apporta numerosi benefici sia negli alimenti che nelle piante, questi infatti assorbono tale molecola, in grosse quantità, dal suolo. 

Tale molecola sembra rivestire un ruolo importante anche nell’essere umano, dove interviene in diversi processi fisiologici che lo vedono coinvolto su più fronti, ad esempio nella salute delle ossa e della pelle, nel rafforzare le unghie ed i capelli ma anche il sistema immunitario.

Il silicio è presente all’interno del nostro organismo fin dalla nascita, purtroppo le sue concentrazioni diminuiscono con l’aumentare dell’età e tale condizione lo correlerebbe direttamente ai processi di invecchiamento. Una modalità per poter introdurre questa molecola è rappresentata dall’alimentazione, tuttavia spesso sorge il problema della sua bassa capacità ad essere assorbito.

3. Silicio: alimentazione ed integrazione

Gli alimenti rappresentano una naturale sorgente di silicio, questo si trova in cibi come la barbabietola, l’avena, l’orzo, la soia, i cereali integrali, la borragine e l’ortica. Il consumo di silicio varia molto a seconda dell’etnia di appartenenza, infatti è stato osservato che europei e nord americani assumono mediante l’alimentazione molto meno silicio se paragonati ad indiani e cinesi. Ciò è dovuto alla diversa alimentazione di questi popoli, i secondi infatti assumono quotidianamente molti più frutta e verdura.

Nel 2004 l’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha stabilito, dati i risultati ottenuti dalle ricerche scientifiche, che il livello di assunzione del silicio può variare tra i 20 ed i 50 milligrammi al giorno ed è stato stabilito che il livello massimo di sicurezza è rappresentato dai 700 milligrammi al giorno per gli adulti. Tali quantità non causano effetti indesiderati.

Come detto pocanzi un grosso problema del silicio presente negli alimenti è rappresentato dalla sua bassa capacità di essere assorbito. Per far fronte a tale situazione una soluzione è rappresentata dall’assunzione di integratori a base di silicio. In realtà anche nel mondo della nutraceutica sorge il problema della capacità di assorbimento di questo importantissimo elemento, in quanto ad alte concentrazioni le singole particelle di silicio, chiamate monomeri, tendono ad aggregarsi formando delle strutture chiamate polimeri che non vengono facilmente assorbite, motivo per cui in realtà eliminiamo gran parte del silicio introdotto.

Una soluzione per ovviare a questo particolare problema di assorbimento si è trovata cercando di stabilizzare i singoli monomeri di silicio, legandolo con delle molecole di vanillina, in modo tale da renderlo più disponibile all’assorbimento.

È stato creato e brevettato in tal modo il silicio bioattivato, una particolare forma di silicio complessata con la vanillina, che ha lo scopo di aggirare la difficoltà di assorbimento a cui si va in contro quando si è in presenza di alte concentrazioni di silicio.


L’importanza dell’integrazione del silicio è rappresentata dalle diverse aree terapeutiche in cui tali nutraceutici posso essere utilizzati.

4. Benefici del silicio

Il silicio stimola la sintesi del collagene, dell’elastina e di altre molecole associate alla produzione di matrice extracellulare, risulta quindi cruciale per il benessere ed il ripristino delle normali condizioni dei tessuti connettivi (cartilagine, tendini, legamenti) e della pelle e delle ossa. Di seguito è riportato un piccolo approfondimento in merito al ruolo del silicio nelle ossa e nella pelle.

  • Ossa
    Esistono diversi studi in letteratura che attestano il coinvolgimento del silicio nel fisiologico mantenimento del metabolismo osseo. Studi in vivo ed in vitro riportano come il consumo di silicio mediante la dieta e/o l’integrazione abbia effetti benefici per la salute delle ossa, giocando un ruolo importante nell’omeostasi e nella rigenerazione ossea e rappresentando in tal modo un elemento cruciale per il trattamento e la prevenzione delle patologie ossee come ad esempio l’osteoporosi. La caratteristica fondamentale del silicio è rappresentata dal suo coinvolgimento in tutte le fasi del rimodellamento osseo (formazione, mineralizzazione e riassorbimento).
  • Pelle
    Il silicio si è rivelato un elemento essenziale per la salute della pelle, dei capelli e delle unghie. Anche in questo caso esiste un’ampia letteratura a supporto di tale ruolo. La capacità del silicio di stimolare la produzione di collagene ed elastina fa sì che quest’ultimo abbia un ruolo importante nel mantenere intatta l’elasticità dei tessuti.
    Questo elemento è in grado di attraversare i tessuti ed arrivare in profondità, dove stimola i fibroblasti ed in tal modo esplica la caratteristica proprietà restitutiva sulle fibre del derma.
    Non solo, il silicio è noto per avere anche proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e cicatrizzanti e tutto ciò a livello pratico determina un suo coinvolgimento nel facilitare le cicatrizzazioni in caso di ferite o ancora un ruolo nel ridurre l’infiammazione che si scatena in caso di punture da insetti o da eritemi solari.

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