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Le contratture muscolari

Le contratture muscolari

1. Cosa sono

La contrattura è una contrazione persistente delle fibre muscolari e rappresenta il modo in cui il muscolo si difende quando viene sollecitato in modo anomalo oppure per proteggere le articolazioni quando sono infiammate o sottoposte a stress, limitandone il movimento.

Nella contrattura in pratica, alcune fibre muscolari rimangono in spasmo impedendo le normali funzionalità, con conseguente insorgenza del dolore e limitazione nel movimento.

Si tratta di una delle problematiche muscolari funzionali meno gravi; infatti, non comporta lesione anatomica delle fibre ed è una condizione che va incontro a risoluzione spontanea nell’arco di giorni.
Le principali cause delle contratture sono:

  • Movimenti improvvisi

  • Debolezza muscolare

  • Errata postura

  • Scarsa preparazione fisica prima di un allenamento intenso

  • Problemi articolari e muscolari conseguenti a fratture e traumi

2. Sintomi

I principali sintomi che caratterizzano una contrattura sono, oltre al dolore, la limitazione nei movimenti, la rigidità muscolare e l’aumento del tono muscolare alla palpazione.

Le contratture possono manifestarsi con maggiore frequenza in alcuni distretti del corpo, come: arti inferiori e superiori e sulla schiena.

Nel periodo estivo, l’utilizzo dei condizionatori espone il corpo a colpi d’aria, favorendo la comparsa di contratture muscolari soprattutto nella zona della schiena, delle spalle e del collo.

Se una persona soffre già di dolori nella zona cervicale, il freddo dell’aria condizionata può aggravare i sintomi e ridurre la mobilità. Questo perché l’aria fredda induce i muscoli ad un maggior stato di tensione.

Per cui se l’esposizione è diretta su una zona più o meno libera, allora l’aria fredda genererà un indolenzimento transitorio. Se invece coinvolge un muscolo già teso o una articolazione già bloccata, potrà protrarsi nel tempo. 

3. Rimedi

A prescindere della zona di interesse, dato che la contrattura muscolare è una problematica generalmente di lieve entità, il rimedio più efficace è il riposo, che, in genere porta alla scomparsa dei sintomi entro una settimana.

Questo periodo potrebbe allungarsi se non si rispettano i giusti tempi di recupero, ad esempio continuando a svolgere la normale attività sportiva. Nel caso si stesse svolgendo attività fisica, è consigliato infatti, fermarsi per evitare il peggioramento delle condizioni e l’insorgere di possibili lesioni.

Oltre al riposo, soprattutto per accelerare il recupero, si consigliano:

  • fasce autoriscaldanti per sciogliere la tensione delle fibre muscolari
  • il ghiaccio utile per bloccare il dolore (utilizzabile solo nell’immediato evento traumatico e per breve periodo)
  • tecniche di rilassamento, per ridurre la tensione muscolare 
  • la massoterapia decontratturante
  • esercizi di stretching per allungare la muscolatura e l’attività aerobica per favorire l’afflusso di sangue nella zona interessata

Consigliato è anche l’utilizzo di sostanze nutraceutiche ad applicazione topica, utili a contrastare la tensione muscolare e con effetto analgesico.

Una di queste sostanze è la capsaicina, estratta dal peperoncino, che grazie alla sua azione termogenica ed al calore sprigionato favorisce il rilassamento muscolare e con la sua azione antalgica, contribuisce alla riduzione della sensazione di dolore.

Inoltre, l’applicazione attraverso una formulazione in crema consente di percepire un immediato sollievo sulla zona indolenzita.

Bibliografia

  • Mechanisms and clinical uses of capsaicin. Eur J Pharmacol. 2013 Nov 15;720(1-3):55-62

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