La nostra
Nutraceutica

Un valido alleato per difendere
e preservare la nostra vitalità.

La nostra Nutraceutica

Un valido alleato per difendere
e preservare la nostra vitalità.

La nostra Nutraceutica

Un valido alleato per difendere e preservare la nostra vitalità

Geopharma e la nutraceutica

Geopharma formula, produce e commercializza integratori a base di principi attivi nutraceutici da vent’anni, con la missione di migliorare la qualità della vita delle persone, con un focus particolare alla prevenzione e al supporto alla terapia delle problematiche cronico-degenerative: osteoartrosi, osteoporosi e carenza vitaminica, ipertensione e livelli ematici alti di colesterolo, problematiche che affliggono gran parte di una popolazione sempre più longeva. Operiamo per preservare, per quanto possibile, lo stato di benessere e pienezza di forze per tutto l’arco dell’esistenza.

Tutto questo lo facciamo utilizzando principi attivi nutraceutici, una precisa scelta di campo maturata prestando attenzione alle ricerche e alle innovazioni che già negli anni ‘90 arrivavano a noi da ambiti internazionali.

Le formulazioni di Geopharma si differenziano sia dai prodotti erboristici tradizionali, sia dai farmaci, sia dalla maggior parte degli integratori alimentari.

Basandosi sulla plurisecolare esperienza dei botanici, i prodotti erboristici tradizionali sono formulazioni a base di erbe officinali o parti di esse, preparate in vari modi (tramite essiccazione o infusione, per esempio) ma sempre utilizzate senza l’aggiunta di sostanze di sintesi. Il preparato erboristico è completamente naturale.

I farmaci sono invece formulazioni che possono includere principi attivi naturali e di sintesi. Agiscono rapidamente ed efficacemente sulle patologie umane, con benefici che devono essere superiori a eventuali rischi per la salute. Sono sempre autorizzati da enti di controllo, in base a dossier specifici che ne provino efficacia e sicurezza.

Gli integratori alimentari sono una vasta categoria di prodotti, formulati a partire da sostanze idonee al consumo umano. Le normative che ne governano la produzione sono lo stesse degli alimenti, quindi molto rigorose in termini di tutela della salute.

Ricerca
scientifica

Principi
attivi

Sostenibilità
ambientale

"Presidi" per
la salute

Efficacia e
sicurezza

Innovazione e tecnologia

Geopharma coniuga la tradizione del sapere erboristico classico con l’innovazione della tecnologia farmaceutica e della ricerca scientifica.

I principi attivi che utilizziamo sono estratti con le metodologie più avanzate, raggiungendo così un altissimo grado di purezza.

Inoltre, si tratta di pratiche industriali a basso impatto sull’ambiente, che fanno degli integratori Geopharma anche prodotti ecologici.

Un integratore a base di principi attivi nutraceutici non si pone come alternativa al farmaco, bensì come suo prezioso alleato coadiuvante nella terapia, un trattamento pre-farmaco efficace, capace di rallentare l’insorgenza di molte patologie invalidanti: un vero “presidio” per la salute.

Le normative vigenti per la produzione e la commercializzazione di integratori alimentari sono estremamente rigorose. Ogni nostro prodotto, basandosi su principi attivi nutraceutici – quindi derivati da alimenti e materie prime adatte al consumo umano – è soggetto a complessi protocolli a tutela della salute e della sicurezza delle persone.

L’innovazione e l’impiego della tecnologia non si applicano solo alle modalità di estrazione dei principi attivi dalle materie prima, ma anche nella formulazione dei prodotti. Grazie agli studi interni e clinici, principi attivi diversi vengono associati negli integratori Geopharma, per ottenere un potenziamento delle singole componenti, che in questo modo “fanno squadra”.

La medicina antica sosteneva che i primi e più importanti farmaci per una lunga vita in salute stanno già nel cibo che mangiamo. C’è una grande verità in questa affermazione, che tuttavia ai tempi di Ippocrate – padre della medicina occidentale – non era possibile spiegare con il metodo scientifico. Le cure, a Roma e in Grecia, erano empiriche, si basavano cioè solo sull’esperienza tramandata, su consuetudini e tradizioni. Era però evidente già allora che il regno vegetale, con la sua grande varietà di specie di cui ci nutriamo, custodisce principi attivi che risultano utili, oltre che per la pianta stessa che li crea, anche per noi umani.

Oggi ricerca e tecnologia sono alla base di ogni prodotto destinato alla cura e prevenzione delle malattie. Sappiamo meglio di Ippocrate quali sono le sostanze che portano benefici alla salute, sappiamo in che modo agiscono; abbiamo indagato e scoperto i segreti della natura, e tutto questo per eliminare o lenire il più possibile malanni e dolore.

Nutraceutica è un neologismo inventato da Stephen DeFelice, medico e ricercatore statunitense, a quanto dice lui stesso, durante una passeggiata a tarda ora a piazza Navona, negli anni ‘80. La parola nutraceutica ha avuto fortuna a livello globale, tanto da essere ufficialmente accolta nel dizionario Oxford della lingua inglese. La parola unisce appunto due termini davvero diversi, come “nutriente” e “farmaceutica”, ed è la disciplina che studia i principi attivi presenti nei cibi – vitamine, enzimi, minerali, microrganismi, tutte sostanze di origine naturale – e in che modo possono portare benefici alla nostra salute.

La parola sinergia va di moda, e la troviamo in contesti molto diversi. Siamo tutti consapevoli di dover essere in sinergia con qualcuno o qualcosa, anche se spesso non ci è ben chiaro cosa questo implichi. Per fare un esempio che tutti noi possiamo capire, la sinergia è un’addizione in cui 1 + 1 non fa 2, ma fa qualcosa in più, almeno 3. Oppure pensiamo a una coppia molto affiatata e motivata, che riesce a portare avanti progetti che non sarebbero stati possibili fossero stati soli. E forse nemmeno possibili sommando l’impegno di due individui non dialoganti e lontani tra loro. Allo stesso modo le leghe di metalli hanno lo scopo di ottenere un materiale più resistente e durevole rispetto al minerale di partenza. Quasi sempre fare squadra fa davvero forza e la Natura questo lo sa.

I principi attivi contenuti nelle specie vegetali di cui ci nutriamo sono sempre molti, e interagiscono tra di loro. La scienza studia le complesse interazioni tra le innumerevoli sostanze prodotte in quei laboratori chimici che sono le piante. Alcune sostanze per noi indispensabili – per esempio molte vitamine – dobbiamo per forza assumerle attraverso la dieta, perché il nostro organismo non è in grado di produrle. Pertanto la nostra vita dipende dal regno vegetale, dal mondo delle piante, dalla sua ricchezza e complessità.

La parola sinergia va di moda, e la troviamo in contesti molto diversi. Siamo tutti consapevoli di dover essere in sinergia con qualcuno o qualcosa, anche se spesso non ci è ben chiaro cosa questo implichi. Per fare un esempio che tutti noi possiamo capire, la sinergia è un’addizione in cui 1 + 1 non fa 2, ma fa qualcosa in più, almeno 3. Oppure pensiamo a una coppia molto affiatata e motivata, che riesce a portare avanti progetti che non sarebbero stati possibili fossero stati soli. E forse nemmeno possibili sommando l’impegno di due individui non dialoganti e lontani tra loro. Allo stesso modo le leghe di metalli hanno lo scopo di ottenere un materiale più resistente e durevole rispetto al minerale di partenza. Quasi sempre fare squadra fa davvero forza e la Natura questo lo sa.

I principi attivi contenuti nelle specie vegetali di cui ci nutriamo sono sempre molti, e interagiscono tra di loro. La scienza studia le complesse interazioni tra le innumerevoli sostanze prodotte in quei laboratori chimici che sono le piante. Alcune sostanze per noi indispensabili – per esempio molte vitamine – dobbiamo per forza assumerle attraverso la dieta, perché il nostro organismo non è in grado di produrle. Pertanto la nostra vita dipende dal regno vegetale, dal mondo delle piante, dalla sua ricchezza e complessità.

e ha a che fare proprio con la complessità che caratterizza il nostro organismo e in generale la vita sul pianeta. Un integratore a base di sostanze nutraceutiche opera sempre in sinergia e su almeno due fronti:

  • Associa principi attivi di origine naturale, in modo da potenziare l’effetto positivo di ognuno di essi sul nostro organismo.
  • Affianca sovente uno o più farmaci prescritti dal medico, aumentandone l’efficacia, o contribuendo a ridurne le quantità, se può dar luogo a effetti collaterali, o – per esempio – abbreviando i tempi di assunzione.
  • Il concetto di sinergia può anche essere inteso in senso lato, e applicato al nostro stile di vita. Il cammino verso uno stato di salute e benessere – lo sappiamo tutti – non consiste solo nel “prendere qualche pasticca”, ma è frutto di molti fattori combinati: sobrietà a tavola, esercizio fisico, moderazione nell’uso di alcolici, stop al fumo. Ogni comportamento virtuoso agirà in sinergia con i farmaci e con i preziosi principi attivi naturali di un integratore nutraceutico.
  • Una squadra affiata e soprattutto vincente.

L’aspettativa di vita è cresciuta in tutto il mondo, grazie al progresso della scienza medica, alle migliorate condizioni economiche, alla maggiore disponibilità di cibo sicuro e di qualità elevata. L’Italia si pone ai primi posti al mondo per durata media della vita, con 82 anni (79,7 e 84,4 anni rispettivamente per uomini e donne). Una notizia positiva, senza dubbio, ma che in realtà, a una più attenta lettura delle statistiche, nasconde un problema. Se è vero che viviamo più a lungo, non è certo che le ultime fasi della nostra esistenza ci vedano in perfetta forma.

Il nostro paese si colloca ben al di sotto della media europea per speranza di vita in salute oltre i 65 anni.

Oltre quella soglia, infatti, ci spettano, nel pieno delle forze, solo 7,8 anni per gli uomini e 7,5 per le donne, contro agli oltre 9 anni della media europea.

Colpisce il dato che le donne, che pure vivono più a lungo, trascorrano in uno stato di salute non ottimale l’ultima fase dell’esistenza.

Preoccupa il fatto che l’aspettativa di vita in buona salute mostri la tendenza, in Italia, a un calo.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), già nel 1948, nella sua costituzione aveva così definito la condizione di buona salute:

“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità”.

Un’affermazione per quei tempi rivoluzionaria, elaborata quando malattie infettive come poliomielite, vaiolo, tubercolosi e malaria erano ancora una piaga globale. Sconfitte queste ed altre patologie, che in genere portavano a una morte precoce, la vita media si è certamente allungata, ma ancora oggi una parte importante della popolazione italiana sopra i 65 anni è ben lontana da quello stato di benessere auspicato dall’agenzia delle Nazioni Unite.

Il principio sancito nella costituzione dell’OMS, pionieristico e lungimirante, è senza dubbio ancora oggi valido, ma la scienza medica e farmaceutica si trovano ad affrontare le conseguenze dell’allungamento della vita media: l’insorgenza, con l’avanzare degli anni, di malattie cronico-degenerative, patologie invalidanti che troppo spesso accompagnano la nostra vecchiaia, abbassano la qualità della vita e pesano con costi elevati sul sistema sanitario pubblico.

Dai tempi della costituzione dell’OMS è il concetto stesso di vecchiaia e di terza età che è cambiato. Se in un passato non lontano, per esempio negli anni ‘50, un sessantenne era considerato anziano, oggi è visto come “tardo adulto”, nella maggior parte dei casi ancora attivo sul lavoro e in famiglia, vivace, con interessi culturali e sportivi. Solo oltre i 65 anni si potrà parlare di “giovane anziano”, e a questa fase potranno seguire una quarta e quinta età. Molti di noi potranno aspirare a raggiungere il traguardo del “grande anziano”, purché questo tempo di vita sia in buona salute. Purtroppo per molte, troppe persone non è così.

Osteoartrosi, l’insufficienza venosa cronica, il dolore e le neuropatie periferiche che spesso accompagnano patologie gravi come il diabete, tolgono qualità della vita e autonomia e spesso per un tempo molto lungo, visto che la medicina consente oggi di sopravvivere anche a malattie gravi.

La sfida che si è posta Geopharma è proprio colmare il divario tra lunga vita (una conquista irrinunciabile) e qualità di questo tempo. Aggiungere – come affermava Rita Levi Montalcini – “vita ai giorni”.

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