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Problemi di circolazione: sostegno nei mesi caldi o prevenzione tutto l’anno?

Problemi di circolazione: sostegno nei mesi caldi o prevenzione tutto l’anno?

1. Gambe gonfie e pesanti

Gambe gonfie e pesanti, pelle a buccia d’arancia e ritenzione idrica sono sicuramente i primi campanelli d’allarme che si attivano appena il caldo della bella stagione si fa sentire. 

In alcuni casi, associando la comparsa di questi sintomi al solo avanzare dell’età, si decide di intervenire attraverso l’uso di creme rassodanti, anticellulite, rinfrescanti e tonificati, trascurando il fatto che, a volte, le alte temperature rappresentano solo il fattore scatenante, dietro al quale si nascondono difetti della circolazione a carico del sistema venoso e linfatico.

Quando la nostra circolazione venosa è virtuosa, il sangue venoso, ricco di anidride carbonica, tossine e sostanze di scarto, viene condotto dai piedi verso il cuore, per poi essere spinto nel circolo polmonare a riossigenarsi. 

In condizioni normali, infatti, grazie alla presenza di valvole venose, particolari strutture elastiche e muscolari che seguendo il flusso sanguigno si aprono e si chiudono permettendo il ritorno venoso ed impedendo il re-flusso e la pompa muscolare della gamba e del piede, che spinge il sangue venoso verso l’alto, avviene il corretto ritorno del sangue refluo al cuore. 

In caso di alterazioni della circolazione venosa, invece, il sangue venoso tende a ristagnare nelle vene delle gambe, provocando disagio agli arti inferiori, sensazioni di gonfiore, senso di pesantezza, edemi e alterazioni cutanee.

Si tratta di sintomi che, accompagnati dalla comparsa di vene varicose, pelle secca, debolezza generale, è importante non sottovalutare perché possono essere indice di una patologia vascolare.

Nei casi di cattiva circolazione, il flusso sanguigno non è più in grado di raggiungere in maniera corretta tutte le cellule e i tessuti che si trovano nelle aree periferiche del corpo, come quelle di mani e piedi. Le estremità non ricevono più ossigeno e sostanze nutritive e il sangue stagnante trasporta con sé tossine e sostanze di scarto, si parla in questo caso di insufficienza venosa cronica.

2. L'importanza di riattivare il microcircolo

Per prevenire ed alleviare i sintomi in queste situazioni diventa di fondamentale importanza ristabilire l’integrità del microcircolo, costituito dall’insieme di vasi ematici di piccole dimensioni, ovvero le arteriole, i capillari e le venule. Consentire la corretta circolazione del sangue permette di portare ossigeno e nutrimento ai tessuti del nostro corpo, favorendone la funzionalità. 

Vediamo nel dettaglio come riattivare il microcircolo.

Per prima cosa occorre adottare uno stile di vita sano, con regolare movimento fisico per assicurare il corretto ritorno del flusso sanguigno verso il cuore ed evitare abitudini che rappresentano fattori di rischio per una cattiva circolazione:

• la sedentarietà

• il fumo

• il consumo di alcol

• un regime alimentare non controllato

Inoltre, è sempre opportuno prevedere regolari visite di controllo, soprattutto nei casi in cui sia già stata individuata una predisposizione.

Vediamo di seguito quali sono i principali accorgimenti da adottare per favorire uno stile di vita sano:

  • seguire una dieta bilanciata, che dia il giusto apporto nutritivo all’organismo. Eccedere nel consumo di sale favorisce la ritenzione idrica, così come lo smodato consumo di grassi saturi può portare a un’occlusione dei vasi sanguigni e a un’alterazione nella pressione sanguigna;
  • scegliere uno sport che favorisca la circolazione periferica e mantenga allenato il cuore e praticarlo con costanza;
  • utilizzare calze elastico-compressive, per dare sostegno al microcircolo, specialmente per chi passa molte ore in posizione eretta;
  • sedute di massaggi linfodrenanti;
  • l’automassaggio con gel appositi per ottenere un immediato sollievo e una sensazione di freschezza, in caso di gambe gonfie e pesanti o dopo aver praticato attività fisica;
  • assumere integratori alimentari per offrire un supporto specifico e continuativo al nostro microcircolo.

3. Il ruolo dell'integratore alimentare

Oltre a un regime alimentare ben bilanciato accompagnato da costante attività fisica, è possibile supportare la funzionalità del microcircolo grazie all’uso di integratori alimentari, sempre sotto il controllo del medico curante che ci indicherà l’integratore specifico per sostenere la nostra circolazione venosa.

In particolare, funzionali sono gli integratori che contengono principi attivi ad azione antiossidante e antinfiammatoria e che agiscono rafforzando la parete dei vasi sanguigni tra cui:

  • la QUERCETINA, un flavonoide ubiquitario, con attività antinfiammatoria e antiossidante in grado di favorire la microcircolazione, normalizzando il flusso sanguigno nei capillari e nelle vene e migliorando la permeabilità e fragilità delle pareti dei vasi sanguigni.
  • la BROMELINA, un enzima con attività proteolitica presente nel gambo dell’ananas, nota per le sue proprietà digestive, antiinfiammatorie, antiossidanti e antiedemigene. Infatti, è in grado di aumentare il drenaggio del flusso edematoso e delle proteine del sistema linfatico e aiuta il ritorno alla normale permeabilità vascolare, alleviando la sensazione di gonfiore e di gambe pesanti.
  • il RESVERATROLO una sostanza prodotta da diverse piante come i frutti della vite rossa (Vitis vinifera L.) o la radice di Fallopia Japonica, con note proprietà antiossidanti, in grado di rinforzare le pareti vasali.

Sicuramente è importante prendersi cura del proprio benessere e adottare uno stile di vita sano, evitando i fattori di rischio che concorrono allo sviluppo di problemi e disturbi a carico del microcircolo.  In caso di comparsa di sintomi di cattiva circolazione, soprattutto nei mesi caldi, è consigliabile, in accordo con il proprio medico curante, utilizzare integratori alimentari e nutraceutici in grado di favorire il benessere del microcircolo, diminuendo la comparsa di fastidi e disturbi a carico degli arti inferiori e lo sviluppo dell’insufficienza venosa cronica. 

Bibliografia

  • Berti-Hearn, Linda, Elliott, Brenda. Chronic venous insufficiency. A review for nurses. Nursing: December 2019 – Volume 49 – Issue 12 – p 24-30;
  • Chronic venous insufficiency and varicose veins of the lower extremities. KJIM. 2019; 34:269-283
  • Red vine leaf extract (AS 195) can improve some signs and symptoms of chronic venous insufficiency, a systematic review. Phytother Res. 2020 Apr 21.

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