Skip to content
Infiammazione

Cos’è l’artroprotezione?

Cos’è l’artroprotezione?

1. In cosa consiste l'artroprotezione?

Il termine artroprotezione indica un insieme di strumenti terapeutici integrati, che hanno lo scopo di alleviare il dolore e mantenere le caratteristiche fisiologiche della cartilagine, dell’articolazione e del muscolo.

L’obiettivo principale dell’artroprotezione è quello di rallentare la progressione dell’osteoartrosi, anche attraverso l’integrazione di nutraceutici, sostanze in grado di ridurre i processi infiammatori articolari e promuovere il trofismo cartilagineo.

L’osteoartrosi, infatti, è una malattia cronica e degenerativa caratterizzata da tre fattori principali, che si alimentano l’un l’altro e concorrono nella progressione della patologia:

  • la degradazione della cartilagine e della matrice extracellulare;
  • lo sviluppo del processo infiammatorio e aumento dell’infiammazione a livello dell’arto coinvolto;
  • la riduzione della mobilità articolare e perdita della massa e della funzionalità muscolare.

Leggi anche “Trail Running: come proteggere ginocchia e articolazioni”

2. Cartilagine infiammazione e muscolo: come sono connessi tra loro?

Come accennato nel paragrafo precedente, la degenerazione della cartilagine, l’infiammazione e la perdita della funzionalità muscolare sono strettamente interconnessi nello sviluppo e nella progressione dell’osteoartrosi. Infatti, la degenerazione della cartilagine e della matrice extracellulare porta alla formazione di sostanze di scarto, detti cataboliti, in grado di innescare processi infiammatori a livello articolare.

Allo stesso tempo, l’infiammazione aumenta e accelera i processi degradativi a carico della cartilagine. Inoltre, la degradazione cartilaginea si traduce in una riduzione della mobilità articolare, con conseguente disuso dell’arto e atrofia del muscolo, che a sua volta amplifica i processi infiammatori.

Infatti, le miochine, proteine prodotte dal muscolo, agiscono sulla cascata dell’infiammazione e producono mediatori infiammatori che contribuiscono all’insorgenza di fibrosi a livello muscolare.

Poiché la cartilagine, l’infiammazione e la mobilità muscolare sono tre attori fondamentali nell’insorgenza dell’osteoartrosi, essi costituiscono i principali target dell’artroprotezione.

 

3.Come è possibile attuare l'artroprotezione?

L’artroprotezione mira ad agire sinergicamente su tutti gli aspetti implicati nell’insorgenza della osteoartrosi. Tra le sostanze coinvolte nei processi antinfiammatori e in grado di promuovere il trofismo cartilagineo troviamo la glucosamina solfato, il condroitin solfato, il collagene, la bromelina, la vitamina D e L-carnitina.

La glucosamina e il condroitin solfato sono sostanze fisiologicamente presenti nella matrice cartilaginea di articolazioni sane, hanno effetti protettivi sulla struttura della cartilagine, aiutano a ripristinare l’equilibro tra i processi catabolici e anabolici e hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Infatti, come riportato in letteratura, l’assunzione costante e consecutiva di glucosamina e condrotin solfato  per alcuni mesi,  determina una significativa riduzione del dolore migliorando al contempo la funzionalità dell’articolazione interessata.            

Il collagene invece,  è la proteina strutturale più abbondante del tessuto connettivo e conferisce forma, resistenza ed elasticità alle strutture articolari. L’integrazione di collagene idrolizzato favorisce la funzionalità delle articolazioni, contribuisce alla produzione di cartilagine e conferisce forza e flessibilità a tendini, legamenti e muscoli. In letteratura è riportato che la supplementazione orale di questa sostanza porta ad un miglioramento della sintomatologia nei pazienti affetti da osteoartrosi.

La bromelina è una sostanza estratta dal gambo dell’ananas, che annovera tra le sue diverse proprietà anche un’attività antinfiammatoria attraverso la riduzione dell’espressione di prostaglandine, mediatori del dolore e dell’infiammazione.

La vitamina D e L-carnitina sono in grado di agire contemporaneamente sulla massa e sulla funzionalità muscolare, aumentando corrispettivamente la capacità di contrazione e il volume muscolare e la disponibilità energetica del muscolo.

Bibliografia

Ti potrebbe piacere anche:

Articoli recenti

Archivio: