Trail running: come proteggere ginocchia e articolazioni

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L’attività fisica è altamente raccomandata per mantenersi in salute. Le persone che praticano regolare attività fisica per un tempo uguale o superiore a 450 minuti a settimana (tre volte il tempo minimo raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), integrando lo sforzo aerobico con esercizi per la forza muscolare, la flessibilità articolare e l’equilibrio, hanno una più lunga aspettativa di vita rispetto ai sedentari (1).

La corsa è una delle attività fisiche più praticate per migliorare la funzionalità cardiovascolare, respiratoria e muscolo scheletrica e in generale la salute. L’impatto della corsa (in tutte le sue declinazioni) sulla salute delle articolazioni degli arti inferiori è da decenni al centro di un fervente dibattito tra gli esperti. Su questo tema, una recente revisione della letteratura conclude che tra i corridori amatoriali i casi di osteoartrosi sono meno rispetto a chi gareggia (atleti professionisti o di élite o partecipanti a gare internazionali) e a chi non corre del tutto (2).

Trail runners: amatori e/o professionisti?

Chi pratica il trail running lo fa di frequente in modo amatoriale, ma va evidenziato come il concetto di pratica amatoriale si sia fortemente modificato nel corso degli ultimi anni, perchè le gare “amatoriali” sono sempre più lunghe, con Ultra Trail da 50 a oltre 100 km è più, per la preparazione delle quali i tempi di allenamento sono notevolmente aumentati. Nella realtà troviamo quindi amatori che corrono centinaia di km a settimana, portando avanti piani di allenamento sempre più vicini a quelli degli agonisti professionisti.

Le sollecitazioni nel Trail Running

Rispetto alla corsa in piano, nella pratica del trail running sono presenti maggiori sollecitazioni, perchè il peso del corpo, soprattutto in discesa, ricade sulle articolazioni – provate a saltare sulla bilancia, il vostro peso sembra aumentare! – e questo tipo di esercizio espone maggiormente a lesioni meccaniche e/o a fenomeni di usura delle ginocchia, caviglie e anche.

Non sempre, ma tali fenomeni possano degenerare in artrosi, che è un processo degenerativo a carico delle cartilagini articolari che hanno il compito di ammortizzare le sollecitazioni meccaniche che le articolazioni sopportano e di permettere lo scivolamento delle superfici ossee che mantengono un rapporto di contiguità. La mancanza di integrità delle cartilagini modifica la struttura e la funzionalità dell’intera articolazione poiché coinvolge anche ossa, muscoli e tendini.

Un nuovo concetto: artoprotezione

Al fine di prevenire fenomeni di osteoartrosi e traumi, va diffondendosi un nuovo concetto, quello di “artroprotezione”che mira a mantenere integre e forti le articolazioni, soprattutto per coloro che praticano attività ad alto impatto sulle ginocchia, come è il caso del trail running. Agendo infatti sull’integrazione di una serie di principi attivi, è possibile salvaguardare l’integrità della cartilagine e prevenire eventuali infiammazioni anche a carico del muscolo.

Si può consigliare sia a chi ha già esperienza di corsa, sia ai principianti, di dare tempo al proprio corpo di adeguarsi ai cambiamenti di “andatura” causati dai cambiamenti del tipo di corsa, di distanza, di terreno e di calzature, anche affidandosi a fisiatri e fisioterapisti che possano indicare come correggere per tempo atteggiamenti viziati causati da deficit nella flessibilità, nella forza o nel controllo motorio.

Gli infortuni muscolo scheletrici vanno trattati in modo appropriato, il peso e l’indice di massa corporea devono essere attentamente controllati e soprattutto con l’avanzare dell’età possono essere utili piani personalizzati di allenamento ed un sostegno nutrizionale con integratori alimentari specifici (condroprotettori). Alcune sostanze naturali come la glucosammina ed il condroitinsolfato, che sono alcuni dei costituenti naturali delle cartilagini articolari, si sono dimostrati sicuri ed efficaci per diminuire la sintomatologia associata all’artrosi e per mitigare l’effetto dello stress meccanico sulle articolazioni.

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I principi attivi del Condronil Forte

Condronil Forte rappresenta un utile e funzionale integratore, perchè contiene innumerevoli principi attivi, il mix dei quali può essere utile per la prevenzione. Eccoli nei dettagli:

La Glucosamina ed il Condroitinsolfato sono sostanze naturali che si trovano nella cartilagine sana delle articolazioni. La Glucosamina solfato svolge un ruolo primario per la produzione dei glicosamminoglicani (GAG), che hanno la capacità di conferire alla cartilagine proprietà ammortizzanti e svolgono funzioni lubrificanti all’interno della membrana sinoviale. (3)

L’acido ialuronico è una sostanza viscoelastica che trattiene l’acqua migliorando la lubrificazione e riducendo l’attrito all’interno dell’articolazione.

Il collagene è un componente fondamentale delle articolazioni sinoviali, conferisce forma, resistenza ed elasticità alla struttura cartilaginea.(4) In particolare, all’interno di Condronil® FORTE, troviamo il BioCell Collagen®, ingrediente è ottenuto attraverso un processo brevettato che assicura la biodisponibilità dei nutrienti in esso contenuti.

La Bromelina è un enzima modulatore con spiccata attività antiedemigena ed antinfiammatoria, coadiuva alla riduzione della sintomatologia associata ai processi flogistici.(5)

La Carnitina e la Vitamina D sono sostanze naturali che aumentano la massa e l’efficienza muscolare. In particolare, la Carnitina aumenta la disponibilità energetica per il muscolo e promuove l’eliminazione dei cataboliti tra cui l’acido lattico.(6) La vitamina D aumenta in maniera diretta e indiretta lo sviluppo e la funzionalità muscolare attivando i geni che promuovono l’espressione delle proteine contrattili aumentando il volume del muscolo e regolando i livelli di Calcio nelle cellule muscolari promuovendone la contrattilità.(7)

Articolo pubblicato da: https://www.discoveryalps.it/trail-running-come-proteggere-ginocchia-e-articolazioni/

4. Bibliografia

Moore SC, Patel AV, Matthews CE, Berrington de Gonzalez A, Park Y, Katki HA, Linet MS, Weiderpass E, Visvanathan K, Helzlsouer KJ, Thun M, Gapstur SM,Hartge P, Lee IM. Leisure time physical activity of moderate to vigorous intensity and mortality: A large pooled cohort analysis. PLoS Med 2012;9:e1001335.

Alentorn-Geli E, Samuelsson K,Musahl V, Green C L, Bandhari M, Karlsson J The association of recreational and competitive running with knee and hip osteoarthritis: a systematic review and meta – analysis J Orthop Sports Phys Ther 2017;47(6):373-390. doi:10.2519/jospt.2017.7137
Itano N, Kimata K. Mammalian Hyaluronan Synthases. IUBMB Life (2002) 54:195

Cutcliffe HC, De Frate LE. Comparison of Cartilage Mechanical Properties Measured During Creep and Recovery. Scientific Report (2020) 10:1547.
Pavan R, et al. Properties and therapeutic application of Bromelain. A review. Biotechnol. Res. Int. (2012) Article ID 976203.

Stoppoloni D, Politi L, Dalla Vedova P, Messano M, Koverech A, Scandurra R, Scotto d’Abusco A. L-carnitine enhances extracellular matrix synthesis in human primary chondrocytes. Rheumatol Int. (2013) 33:2399-403.

Montenegro KR, et al. Mechanism of vitamin D action in skeletal muscle. Nutr. Res. Rev. (2019) 32:192